Giacomo d’Orlando

Nemo’s Garden

Nell’estate del 2012 nasce un’idea rivoluzionaria: un orto subacqueo non più grande di una busta della spesa. Oggi quest’orto è un sistema pionieristico, eco-compatibile e autosufficiente, ma soprattutto una forma di agricoltura alternativa ed economicamente redditizia. Siamo sulla costa ligure, nella località balneare di Noli e quest’orto è il Nemo’s Garden, il primo sistema di serre subacquee al mondo. L’ideatore di Nemo’s Garden è Sergio Gamberini, fondatore di Ocean Reef Group.

Dalla sua mente brillante nasce l’idea che rivoluziona l’agricoltura del nuovo millennio: un insieme di biosfere trasparenti in cui crescono piante di tutti i tipi, dalle fragole ai fagioli, dal basilico al tabacco.

Proprio negli ultimi mesi è stata avviata, in via sperimentale, la coltivazione di tabacco per uso farmaceutico, dopo che vari studi in laboratorio hanno accertato che le piante coltivate nelle biosfere contengono più olii essenziali e svolgono una maggiore attività antiossidante: questi fattori sono fondamentali in ambito farmaceutico per la produzione di vaccini.

L’agricoltura rappresenta il 70% del consumo mondiale di acqua dolce.

Secondo l’IPCC, il fenomeno della desertificazione causato dai cambiamenti climatici negli ultimi anni ha già ridotto notevolmente la produttività agricola in molte regioni del mondo. In questo scenario s’inserisce Nemo’s Garden, un progetto a zero impatto ambientale che rappresenta un sistema alternativo di agricoltura particolarmente dedicato a quelle aree dove le condizioni ambientali o geo-morfologiche rendono la crescita delle piante quasi impossibile. L’energia necessaria al funzionamento dell’intero sistema si auto produce grazie ai pannelli solari posizionati in superficie; l’acqua per irrigare le piante è ottenuta grazie al processo di condensazione che avviene sulle parenti interne della biosfera, trasformandola da salata a dolce: questo rende Nemo’s Garden totalmente autosufficiente, ad eccezione dei momenti della semina e della raccolta per cui occorre l’intervento umano.

Queste caratteristiche eccezionali fanno sperare di aver trovato un sistema agricolo alternativo sostenibile che ci aiuterà a contrastare le nuove sfide che il cambiamento climatico porterà nel nostro futuro.

Bio

Giacomo d’Orlando (1990) è un fotografo documentarista autodidatta nato in Italia. Ha iniziato la sua carriera come fotografo pubblicitario fino a quando decise di trasferirsi in Nepal e poi in Perù per entrare nel mondo del fotogiornalismo, lavorando a fianco di diverse ONG locali e concentrandosi principalmente su questioni sociali. Dopo questa esperienza ha vissuto sia in Australia che in Nuova Zelanda. Questo lo ha spinto a concentrarsi prevalentemente su tematiche ambientali, studiando con particolare attenzione i possibili scenari futuri causati dai cambiamenti climatici. I suoi reportage sono stati pubblicati tra gli altri su National Geographic, The Washington Post, Paris Match, Der Spiegel, El Pais, Geo France, De Volkskrant, D-La Repubblica, Mare Magazin, Vice, FQMillennium ed esposti iternazionalmente in festival fotografici e gallerie. Oggi il suo lavoro esamina come le crescenti pressioni causate dai cambiamenti climatici stiano rimodellando il pianeta e come l’attuale società stia reagendo alle nuove sfide che caratterizzeranno il nostro futuro.

Immagini soggette a copyright dell’autore.