Marco Zorzanello

Tourism in the Climate Change Era

Gli ultimi anni sono stati i più caldi mai registrati e sempre più cataclismi meteorologici mostrano come il cambiamento climatico sia un fenomeno attuale. Il passaggio da un habitat all’altro costringe la società ad adattarsi, a migrare o a resistere, imprimendo mutazioni artificiali all’ambiente. Questo progetto è stato sviluppato tra le Alpi italiane, Israele, Palestina, Canada, Groenlandia, Islanda e Maldive. Questo lavoro esplora come il settore del turismo sta reagendo agli effetti del cambiamento climatico. Il turismo rappresenta il 10% del PIL mondiale e le vacanze rappresentano ancora uno status symbol della classe media arricchita.

Milioni di visitatori sono già abituati a sciare sui 1200 km di piste artificiali delle Dolomiti. A causa dell’aumento delle temperature, stiamo assistendo ad uno spostamento della stagione invernale, e per evitare un crollo economico, le amministrazioni e le imprese locali hanno ricostruito artificialmente l'”inverno”.

Nel frattempo negli ultimi 20 anni il livello del Mar Morto è sceso permanentemente sotto la linea di guardia rossa, e il fiume Giordano è ridotto a un rivolo fangoso di acqua torbida. Il cambiamento climatico sta accelerando il processo già in corso di desertificazione e di riduzione delle risorse acquifere in questa zona.

I ghiacci del Circolo Polare Artico si stanno ritirando, e ovunque si registrano temperature più calde, mentre iceberg più grandi e più numerosi galleggiano nel mare aperto. In questo scenario apocalittico, vediamo i turisti fotografare la dissoluzione del Polo Nord.

Le Maldive sono il paese più basso del mondo e, a causa del costante aumento del livello del mare, questi atolli rischiano di scomparire presto. Ma per attirare più visitatori, le compagnie private stanno trasformando alcuni atolli in una sorta di Atlantide, e sono state fatte nuove isole artificiali per trasferire le persone dagli atolli locali. Il pompaggio di sabbia, l’aumento della temperatura dell’acqua e la massa di visitatori stanno rapidamente danneggiando l’unica difesa marina naturale: la barriera corallina.

Con un punto di vista ironico questo progetto cerca di analizzare un tema di importanza globale: gli effetti del cambiamento climatico sul nostro stile di vita.

Bio

Marco Zorzanello è un fotografo documentarista nato a Vicenza nel 1979. Dopo una laurea in Archeologia presso l’Università Cà Foscari di Venezia e alcuni anni di lavoro sul campo come archeologo, si è dedicato allo studio della fotografia di reportage con un diploma presso l’istituto John Kaverdash di Milano e un corso di perfezionamento promosso e organizzato dal MoMa di New York. Dalla fine del 2015 ha rivolto la sua indagine fotografica al tema del Cambiamento climatico, in particolare modo ai suoi effetti sull’industria del turismo. Con il progetto a lungo termine “Tourism in the climate change era” ha collaborato con tutti i principali magazine del panorama editoriale italiano e ottenuto molti riscontri internazionali, pubblicando con i maggiori media globali, quali Time, National Geographic, New York Time, Newsweek Japan e molti altri. Questo lavoro è stato premiato da ’Yves Rocher Photography Awards e dal 6mois prize pour photojournalisme, nonché esposto in alcuni tra i principali festival fotografici del panorama europeo. Dal 2020 ha in corso una collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e il MuFoCo per la realizzazione dell’Atlante Italiano dell’Architettura del ‘900.

Immagini soggette a copyright dell’autore.